mercoledì 15 dicembre 2010

Assegnazione dei beni confiscati alla mafia a Sciacca

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

Al Sindaco del Comune di Sciacca Vito Bono
tramite la Presidenza del Consiglio Comunale



OGGETTO: Assegnazione dei beni confiscati alla mafia a Sciacca

Il sottoscritto ing. Francesco Fiorino, consigliere comunale del Partito Democratico


Premesso che


come risulta dal sito istituzionale del governo italiano, nella tabella relativa ai beni immobili confiscati alla mafia e ubicati in Sicilia, aggiornata al 31/12/2009, alla città di Sciacca sono stati già destinati ed assegnati 5 immobili, di cui “4 destinati e consegnati” e “1 uscito dalla gestione”;

risulta di fortissimo valore simbolico che in una terra dove la criminalità organizzata è purtroppo molto radicata, vengano restituiti alla società civile e onesta questi beni immobili, spesso frutto di malaffare, intimidazioni ed estorsioni;

l’assegnazione dei beni confiscati alla mafia, oltre ad essere un obbligo di legge, è anche un obbligo morale e sociale;

quanto ai cittadini onesti è stato tolto dalla malavita, ai cittadini onesti deve essere restituito;

se entro un anno dal trasferimento, il Comune non ha ancora provveduto alla destinazione del bene, il Prefetto nomina un commissario con poteri sostitutivi;

Considerato che

Secondo la legge 7 Marzo 1996 art. 2 undecies comma 2, i beni immobili sequestrati alla mafia sono:
- mantenuti al patrimonio dello Stato per finalità di giustizia, di ordine pubblico e di protezione civile;
- trasferiti al patrimonio del comune ove l’immobile è sito, per finalità istituzionali o sociali. Il comune può amministrare direttamente il bene o assegnarlo in concessione a titolo gratuito a comunità, ad enti, ad organizzazioni di volontariato di cui alla legge 11 agosto 1991, n.266, e successive modificazioni, a cooperative sociali di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381, o a
comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti di cui al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309. Se entro un anno dal trasferimento il comune non ha
provveduto alla destinazione del bene, il prefetto nomina un commissario con poteri sostitutivi;

tutto ciò premesso INTERROGA

L’Amministrazione comunale per conoscere:

- La descrizione, la grandezza e la localizzazione di questi immobili sequestrati alla mafia e già assegnati al comune di Sciacca;

- Se, come previsto dalla legge, è già avvenuta la loro assegnazione ed, in caso affermativo, a quali associazioni o enti;

- Nel caso in cui questi beni non fossero stati assegnati, sapere quando è intenzione dell’amministrazione compiere questo atto previsto dalla legge e di farlo con la massima celerità;

- Nel caso in cui questi beni non fossero stati assegnati, se non ritenga opportuno firmare un protocollo d’intesa e assegnare uno di questi immobili all’Associazione Antiracket “Libere Terre” presieduta da Ignazio Cutrò, l’imprenditore bivonese che ha avuto il coraggio di opporsi al pizzo e di denunciare i propri aguzzini scompaginando parte dell’organizzazione criminale della Bassa Quisquina.

Sciacca, lì 14-12-2010

Il consigliere comunale Ing. Francesco Fiorino PD

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